giovedì 13 giugno 2013

Pensieri su di un'Italia ( volutamente ) ai titoli di coda


Pensieri, solo pensieri su questa nostra Italia ormai andata, fallita e tramontata. Un’Italia che va avanti con la sola forza d’inerzia di ciò che venne costruito e realizzato negli anni passati.  L’ex Bel Paese che di bello, francamente, non ha più nulla, visto il tramonto economico, sociale e morale in cui riversa da anni. E più passa il tempo e più la sua fine la si tocca con mano. Si va avanti perché si è vivi biologicamente parlando, ma dentro di noi il pessimismo rasenta la morte interiore. Si arranca perché qualcuno ha ancora la fortuna di avere un lavoro che il 27 di ogni mese gli garantisce, anche se minimo, uno stipendio. Si prosegue perché c’è gente che ha una famiglia da mantenere o che lo mantiene ( vedere i famosi “bamboccioni” che, nel corso del 2012 – per merito della maestrina Fornero – divennero “choosy” ), perché si è nati in questa nazione e qui, pur patendo un presente e un futuro penoso, si vuole rimanere.
Il resto è tristezza e disperazione: aziende che, pur se alcune cavalcano la crisi, chiudono, o se non lo fanno, dimezzano il personale; altre che delocalizzano ( si sa, nell’Est europeo la manodopera costa meno. FIAT docet ); addirittura anche le banche prevedono riassesti societari che trascineranno a sé centinaia e centinaia di esuberi. Il pubblico impiego? Anche lì, il famoso “posto fisso” e sicuro al 1000% ( mille per mille ) è in bilico.
Si va avanti con contratti a termine, se ti va bene. Se ti va male, “grazie” alle agenzie di lavoro temporaneo ( ovvero le ex “agenzie interinali” ), ci sono anche contratti di un giorno! Sì, avete letto bene: di un giorno.

Tralasciando i dati Istat sulla disoccupazioni e le ultime stime della CGIL ( che ha la sua colpa, sia chiaro, in tutto questo sfacelo ) che prevedono 67 anni per ritornare ai livelli pre crisi del 2008, concentriamoci su chi ci rappresenta in Parlamento e su cosa dicono e fanno.
Bene, che dicono? Che fanno? Nulla, nel vero senso della parola. Da quando, dopo quasi due mesi dalle elezioni di fine febbraio 2013, si è costituito il Governo presieduto dal Vice Presidente dell’Aspen Istitute Italia, Gianni Letta, non si fa nulla. L’unica cosa è stata la soppressione ( per ora ) dell’IMU sulla prima casa, il seguito sono state chiacchiere da bar, litigate fra i commedianti dei vari schieramenti politici e basta.

Un motivo di questo lassismo? Semplicemente ( secondo me ) una constatazione non dichiarata, ma lasciata intendere, sullo stato di fallimento dell’Italia e contro il quale - a meno di una presa di  potere con la forza, da parte di non so chi, che allontanerà l’Italia dai trattati europei che hanno e stanno devastando le economie della maggioranza degli stati – non c’è più nulla da fare. I diktat europei sono stati “firmati”, la macchina europea è in funzione e se si è servi di essa, non devi far altro che ubbidirgli e basta. In sostanza, come disse il Britannia Boy, Mario Draghi, prima delle elezioni politiche di questo inverno, l’Italia ha il pilota automatico inserito.
E allora, cosa resta da fare? Parlare del contorno: gay, zingari, immigrati, ius soli, Balotelli ( suo malgrado tirato in ballo per parlare sempre e solo di razzismo ) e ( scoperta dell’acqua calda ) delle uccisioni di donne da parte dei loro “uomini”.

Non ci avete fatto caso che questi temi, bene o male sempre presenti, hanno aumentato la loro portata mediatica tanto da stomacare chi li ascolta? Non notate che quando si parla di immigrazione, si tira fuori il discorso dello “ius soli”? Non notate, poi, la “qualità” di certi Ministri che sembrano messi lì apposta perché funzionali non solo in quanto non avvezzi alla politica o, se lo sono, di sicuro servilismo, ma perché “foto/telegenici” e, ubbidienti al pensiero dominante, accondiscendenti ad un nuovo ordine mondialista imposto dall’alto? Ordine che vuole la devastazione dell’Italia mediante immigrazione massiccia, mescolanza razziale per creare un’amalgama senza identità e sfascio della natura umana tramite la legalizzazione delle coppie gay e dell’affidamento a queste dei bambini.
Avete fatto caso che, dopo aver inculcato alla gente che la colpa della crisi è sua, ora si sta imbambolando la popolazione a non avere più un sentore di italianità? A considerarsi – parola della Ministra dell’integrazione ( Ministero inventato dalla sera alla mattina ) – “meticci”? In poche parole, a far allontanare da tutti noi quel minimo di identità nazionale che dovrà far posto al Nuovo imposto dai poteri forti?
Tanto è vero che chi, come il cantante Giuseppe Povia, canta una canzone sull’Italia ( “Siamo italiani” ), è immediatamente subissato di critiche e infamità sul suo ( fantomatico ) essere nazionalista, fascista e razzista! Ma stiamo scherzando o cosa?



Per finire: ora, per le forze mondialiste, è il momento di continuare – così come stanno facendo palesemente da metà novembre 2011 ( mese e anno in cui Re Giorgio spodestò Berlusconi e, per accontentare tali forze, incoronò Monti e il suo governo “tecnico” alla guida dell’Italia ) – con l’attacco contro la nostra nazione. Superficialmente la si abbatte usando le loro marionette, spacciate per “ministri”, nello stravolgere e disgregare la società tramite argomenti come i gay ( matrimoni e affidamenti di figli ), gli immigrati e la cittadinanza ( argomenti, poi, utili anche come distrazione ), dietro le quinte, invece, con i vari trattati che realmente regolano la vita dei paesi e che faranno rimanere nel limbo della depressione economica l’Italia.